Papa Francesco, in forma semplice e con parole limpide, paragona il Giubileo ad un grande fiume, destinato a ridare vita ai deserti dei cuori umani e alle realtà carenti e fragili o anche tragiche della nostra stagione storica. Il Santo Padre indica a tutti la misericordia come il percorso da seguire per una autentica conversione di vita: anche noi, come Gesù di Nazareth, con la parola e più ancora con la vita, dobbiamo rendere evidente l'amore misericordioso del Padre.
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La storia. Il Santuario “Madonna delle Grazie” è collocato sulla collinetta conosciuta come “Oasi di Nazareth” (zona che prende il nome dal titolo che l’Arcivescovo del tempo, Mons. Addazi, dette alla grande opera sociale e religiosa realizzata dai due fratelli sacerdoti Ferrara “Casa o Oasi di Nazareth”). Il nome aveva una doppia valenza simbolica secondo Mons. Addazi: ne richiamava il legame con le Diocesi di Trani e Barletta (allora erano due), inoltre Nazareth era anche il luogo dove Gesù aveva vissuto la sua fanciullezza e la sua giovinezza e, proprio in quel territorio pre-murgiano, i sacerdoti fondatori vollero realizzare una colonia elioterapica per far trascorrere le vacanze estive ai ragazzi che seguivano. Il 9 luglio 1969 fu posizionata la prima pietra dell’attuale Santuario progettato dagli architetti fratelli Amodio. Grazie alla generosa collaborazione dei numerosi devoti l’opera fu completata. Da allora il Santuario è divenuto mèta di numerosi pellegrinaggi di fedeli che, provenienti da ogni parte dell’Italia, e del mondo, si rivolgono a Maria in cerca di Grazia. Presso il Santuario ha sede anche la Parrocchia eretta canonicamente nel 2008 da Mons. Giovan Battista Pichierri.
Guida: Il Giubileo nella tradizione cattolica è un grande evento religioso. È l’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e di conseguenza della solidarietà, della speranza, dell’impegno al servizio di Dio nella Gioia e nella Pace con i fratelli. L’anno giubilare è soprattutto l’anno di Cristo, portatore di vita e di Grazia all’umanità.
Il Giubileo ci invita a “fermarci”e a fare memoria che tutto è DONO di Dio, in modo particolare la sua MISERICORDIA, offerta per la nostra crescita spirituale. Scoprire un Dio che si commuove e si intenerisce per l’uomo può cambiare anche il nostro atteggiamento verso i fratelli. Chi sperimenta la tenerezza di Dio, imparerà ad avere un atteggiamento più tollerante, più paziente, più tenero. Ognuno deve dire: “Sono uno sventurato, ma Dio mi ama così; allora anche io devo amare gli altri nello stesso modo”.
La Madonna delle Grazie interceda per noi presso Dio e ci ottenga di convertirci al Dio della misericordia. Ci converta alla vera immagine del Dio di Gesù che è il Dio della tenerezza e della compassione, di un Dio che è Padre e Madre insieme.
Segno di croce e saluto
SIAMO PELLEGRINI, GENTE DI PASSAGGIO. Le lancette dell'orologio si muovono e con il loro ticchettio ci richiamano alla nostra condizione di 'viatores'. Verso dove siamo in cammino? Quali sono le tappe del nostro viaggio? Le circostanze, le situazioni, le combinazioni sono come i gradini di una scala. Se le appoggi al cielo, puoi salire verso il cielo e riempire il tuo spazio, il tuo respiro di cielo.
[ Il cammino processionale parte con un canto mariano e la preghiera della decina del rosario ]
Dal Vangelo secondo Luca (1,26-38)
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei
Se ogni sbocciare della vita umana è un evento mirabile, se ogni esperienza di maternità è straordinaria, unica e irripetibile è l’attesa di Maria. Per lei tutto inizia nel giorno in cui, nel modesto villaggio di Nazareth, ha un’esperienza eccezionale. È quella comunemente conosciuta come “annunciazione”, Le parole che l’arcangelo Gabriele pronuncia assomigliano a un piccolo “Credo” che sunteggia una perfetta definizione dell’identità di Gesù Cristo: egli è il grande in assoluto, siede sul trono di Davide, Figlio dell’Altissimo, Figlio di Dio, Santo per eccellenza, Re della casa di Giacobbe. Non si è di fronte al pur mirabile mistero di ogni nascita umana, ma a qualcosa di assoluto e di supremo, che non fiorisce dalle normali vicende della concezione e della procreazione. Maria è pervasa dalla grazia divina. Maria viene inondata di una ricchezza che raggiunge l’ineffabile. Un’esperienza che solo Maria assapora. L’essere umano non può adeguatamente esprimere, ma solo immaginare. Per Romano Guardini da quel giorno la fede divenne la forma della vita di Maria: “Nell’ora dell’annunciazione, Maria decide di esistere totalmente sulla base della fede. Fuori della fede, d’ora in poi, il nulla, e tutto ciò che ella è, è atto di fede”.
Dal Vangelo secondo Luca (1,41-44)
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, le balzò in seno il bambino. Elisabetta fu ricolma di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno. Ma perché mi accade questo, che venga da me la madre del mio Signore? Ecco che appena il suono del tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino m’è balzato in grembo per la gioia”.
Maria salutò Elisabetta: la madre del padrone salutò quella del servo; la madre del re salutò quella del soldato; la madre di Dio salutò la madre dell’uomo; la vergine salutò la donna sposata. E quando si furono salutate, lo Spirito Santo che abitava nel seno di Maria incitò colui che era nel seno di Elisabetta, come uno che incita il proprio amico: “Affrettati ad alzarti! Esci, raddrizza le vie del Cristo, perché egli possa realizzare la salvezza affidatagli!” (Sant’Atanasio, IV secolo).
Preghiera (tutti): Come ti chiamerò, o vergine tutta santa? Come ti chiamerò, o città del gran Re, o castello ornato del Re dei Re? Come ti chiamerò, o scala eccelsa e santa, sulla cui sommità si trova il Signore che gli angeli glorificano? Come ti chiamerò, o benedetta fra le donne, tu che hai generato l’Emmanuele, il nostro Signore Gesù Cristo? Come ti chiamerò, o giustizia, o misericordia, che s’incontrano e s’abbracciano tra loro secondo la voce dei profeti? (Acclamazione dalla Liturgia copta).
[ Il cammino processionale riprende con il canto mariano e la preghiera della decina del rosario ]
Dal libro dei Salmi (45,2.10-12)
Effonde il mio cuore liete parole, al re declamo il mio poema. Una figlia di re a te viene incontro qual regina alla tua destra, in oro di Ofir. Ascolta, o figlia, e vedi: protendi il tuo orecchio e dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre. Piaccia al re la tua bellezza; poiché egli è il tuo signore: rendigli omaggio.
Ascolta, o figlia, e porgi l’orecchio al messaggio di Gabriele, perché è proprio a causa di questo messaggio che noi abbiamo cancellato, come si cancella un suono amaro mediante un dolce discorso, il veleno della disobbedienza (veleno che l’astuzia del serpente aveva istillato nelle orecchie di Eva e reso l’umanità intera partecipe della goccia velenosa) e che ora siamo resi capaci di sottometterci e di ubbidire solo ai comandamenti del nostro Creatore (Fozio di Costantinopoli, IX secolo).
Preghiera (tutti): La tua condotta, o beata Vergine Madre di Dio, stupisce i celesti; tu hai sorretto e portato sul tuo petto Colui che con un solo cenno governa tutte le creature. O Sposa del Re, chiedi e supplica il Re dei re, che tu hai partorito con ogni purezza, di spargere la sua misericordia, nel giorno della sua festa, su tutti coloro che si rifugiano nelle tue preghiere (Invocazione della Chiesa siro-maronita).
[ Il cammino processionale riprende con il canto mariano e la preghiera della decina del rosario ]
Dal libro di Giuditta (15,9-10):
Tu sei la gloria di Gerusalemme, tu magnifico vanto d’Israele, tu splendido onore del nostro popolo. Tutto questo hai compiuto con la tua mano, cose mirabili hai operato per Israele, di esse Dio si è compiaciuto. Sii sempre benedetta dall’onnipotente Signore.
In quel tempo il Salvatore, rivolgendosi a Maria, disse: «Per te, Madre mia, farò ciò che ho fatto a nessuno, perché tu mi hai generato per la salvezza del mondo… Quando sgorgherà l’acqua delle tue lacrime e quando vedrò i tuoi occhi di colomba spargere lacrime calde, il mio interno si commuoverà. Si raffredderà perciò il fuoco della mia collera, i flutti della mia ira si ammansiranno d’improvviso scenderà la mia misericordia, e la mia clemenza si volgerà dove tu vorrai» (Patto di misericordia, XVIII secolo).
Preghiera (tutti): Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta (Preghiera composta in Egitto, III secolo).
[ Il cammino processionale riprende con il canto mariano e la preghiera della decina del rosario ]
Dal libro della Sapienza (9,1-2.4-6)
Dio dei Padri e Signore di misericordia, che con la tua parola hai formato l’universo e con la tua sapienza hai formato l’uomo… dammi la sapienza che siede accanto a te in trono e non mi escludere dal numero dei tuoi servi, perché io sono tuo servo e figlio della tua serva, uomo debole, di vita breve, incapace di comprendere la giustizia e le leggi. Per quanto uno tra i figli degli uomini sia perfetto, se gli manca la sapienza che viene da te, sarà considerato come un nulla.
La Vergine amava imparare ed era una buona discepola, che conservava in cuore ogni buona parola; era piena di riflessione sulle divine Scritture, piena di ogni sapienza: doveva infatti diventare Madre del Verbo e della Sapienza di Dio, aperta alla parola e capace di compiere l’annuncio che si trasmette con la voce (Massimo il Confessore).
Preghiera (tutti): O mia Signora, Maria, tu sei il giardino della sapienza, il cui fiore non cade né marcisce. O sposa bella, che brilli al di sopra della bellezza del sole, accendi nel mio cuore la lampada della sapienza e della prudenza. Sii vigile nel custodirmi e pronta a difendermi! (Inno etiopico, XVI secolo).
[ Il cammino processionale riprende con il canto mariano]
[ Giunti al santuario dopo la meditazione “Maria porta del cielo”, si recita il Credo, previsto per guadagnare l’indulgenza giubilare, quindi ha luogo la preghiera universale ]
L'INDULGENZA GIUBILARE ci è data per far capire a tutti che il perdono di Dio per i nostri peccati non conosce confini. L'indulgenza ci ricorda che la misericordia di Dio non adopera i nostri criteri umani, ma li supera e li oltrepassa. L'anno santo sarà davvero una occasione preziosa per essere noi, nella nostra esistenza quotidiana, segno del perdono incondizionato di Dio.
Il pellegrinaggio, segno dell’Anno Santo, è icona del cammino che ognuno compie nella sua vita. Anche per raggiungere la Porta Santa ognuno dovrà fare, secondo le sue forze, un pellegrinaggio. (Misericordiae vultus, n.14) Gesù Cristo stesso si dichiara 'porta' (Gv 10,7.9). Dio è comparso sulla porta, ha chiamato e chi fu chiamato venne e si sono vicendevolmente ritrovati: la grande felicità di questo incontro noi la chiamiamo salvezza. La redenzione significa poter essere di nuovo presso il Padre, ritorno dall'“esilio”, per sempre. Per questo Maria è detta anche “Porta di Dio”. Il suo 'sì' è l'aprirsi della porta chiusa. Il Paradiso (quello interiore) sommessamente si riapre. L'uomo-Dio, Gesù Cristo, è il nuovo incontro alla “Porta del Cielo”, Maria. Però è necessario piegarsi un poco se si desidera attraversare la “porta”. Chi è troppo superbo per prendere il cammino che Dio ci mostra - cioè “per Maria a Cristo” e “per Cristo al Padre” - non troverà il modo di ritornare al Paradiso interiore: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv 14,6). Gesù e Maria sono perciò inseparabili l'uno dall'altra. Sotto il tuo manto c’è posto per tutti, perché tu sei la Madre della Misericordia. Il tuo cuore è pieno di tenerezza verso tutti i tuoi figli: la tenerezza di Dio, che da te ha preso carne ed è diventato nostro fratello. Guardando te, Madre, riconosciamo la vittoria della divina Misericordia sul peccato e le sue conseguenze; e si riaccende in noi la speranza in una vita migliore, libera da schiavitù, rancori e paure. Tu chiami tutti a metterci in cammino verso la Porta, che rappresenta Cristo: “Venite, avvicinatevi fiduciosi; entrate e ricevete il dono della Misericordia; non abbiate paura o vergogna: il Padre vi aspetta a braccia aperte per darvi il suo perdono e accogliervi nella sua casa.”. (Papa Francesco)
[ Il cammino processionale prosegue attraversando la Porta Santa con il canto delle litanie. Giunti nell’aula liturgica si recita il Credo quando non sia prevista la celebrazione ]
(Litanie mariane secondo il Concilio Vaticano II)
Signore, pietà
Signore, pietà
Cristo, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Signore, pietà
Santa Maria
prega per noi
Santa Madre di Dio
prega per noi
Santa Vergine delle Vergini
prega per noi
Figlia prediletta del Padre
prega per noi
Madre di Cristo, Re dei secoli Gloria dello Spirito Santo
prega per noi
Vergine Figlia Di Sion Vergine povera e umile
prega per noi
Vergine mite e docile
prega per noi
Serva obbediente nella fede
prega per noi
Madre del Signore
prega per noi
Cooperatrice del Redentore
prega per noi
Piena di Grazia
prega per noi
Fonte di bellezza
prega per noi
Tesoro di virtù e Sapienza
prega per noi
Frutto primo della Redenzione
prega per noi
Discepola perfetta di Cristo
prega per noi
Immagine Purissima della Chiesa
prega per noi
Donna della Nuova Alleanza
prega per noi
Donna vestita di sole
prega per noi
Donna coronata di stelle
prega per noi
Signora di bontà immensa
prega per noi
Signora del perdono
prega per noi
Signora delle nostre famigli
prega per noi
Letizia del nuovo Israele
prega per noi
Splendore della Santa Chiesa
prega per noi
Onore del genere umano
prega per noi
Avvocata di grazia
prega per noi
Ministra della Pietà Divina
prega per noi
Aiuto del popolo di Dio
prega per noi
Regina dell'amore
prega per noi
Regina di Misericordia
prega per noi
Regina della Pace
prega per noi
Regina degli angeli
prega per noi
Regina dei patriarchi
prega per noi
Regina dei profeti
prega per noi
Regina degli Apostoli
prega per noi
Regina dei Martiri Regina dei confessori della Fede
prega per noi
Regina delle Vergini
prega per noi
Regina di tutti i Santi
prega per noi
Regina concepita senza peccato,
prega per noi
Regina assunta in cielo
prega per noi
Regina della terra
prega per noi
Regina del cielo
prega per noi
Regina dell'universo
prega per noi
Agnello di dio che togli i peccati del mondo
perdonaci Signore
Agnello di dio che togli i peccati del mondo
esaudiscici Signore
Agnello di dio che togli i peccati del mondo
CREDO
Preghiera universale Ministro: rivolgiamo le nostre suppliche a Dio, nostro Padre, perché mediante l'intercessione di Maria rinnovi i prodigi dell'Esodo: faccia sgorgare l'acqua di roccia che disseta e distribuisca la manna per il cammino di ogni giorno.
Rit. Soccorrici, Signore, e noi saremo salvi.
[ Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice ]
Padre nostro…
Ave Maria
Gloria al Padre
Ministro: Oh Dio, che nel cammino della Chiesa, pellegrina sulla terra, hai posto quale segno luminoso la beata Vergine Maria, per sua intercessione sostieni la nostra fede e ravviva la nostra speranza perché nessun ostacolo ci faccia deviare dalla strada che porta alla salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Ave Maria, ricolma di carità
il Signore è dentro di Te
Tu sei benedetta fra tutte le donne
per il frutto del Tuo grembo
e Beata sei Tu
a motivo della Tua fede.
Santuario del silenzio
in cui si ode l'unica Parola del Padre
fiore dell'umanità piantato in Paradiso
Tu porti Dio nella nostra vita.
Donna rivestita di Sole
Creatura eccelsa
che contiene il Creatore
fa' che le nostre anime
non si eclissino dietro l'ombra del Male
che a volte pare prendere il sopravvento
sulle debolezze
e le nostre fragili speranze.
Spargi, o Madre, piena di grazia
nei cuori dei tuoi figli
granelli di pace
che la Parola di Dio
come pioggia farà germogliare
affinché risplenda la gloria
dell'Ineffabile Eterno Amore
del Padre per il Figlio.
Aurora dei cieli nuovi
splendore che nulla toglie
alla luce di Cristo
perché trasparenza di Dio
vieni nelle nostre case
insegnaci ad accogliere
la volontà di Dio
con un "Eccomi!"
e ad amarci gli uni gli altri
sull'esempio del Crocifisso - Risorto
per fare di tutti una cosa sola
come in Cielo così in terra.
Ti affidiamo tutti gli uomini e le donne,
a cominciare dai più deboli:
i bimbi mai nati perché rifiutati
o non ancora venuti alla luce
e quelli nati in condizioni
di povertà e di sofferenza,
i giovani alla ricerca di senso,
le persone prive di lavoro
e quelle provate dalla fame e dalla malattia.
Ti affidiamo le famiglie dissestate,
gli anziani privi di assistenza
e quanti sono soli, senza un domani.
O Madre, che conosci le sofferenze
e le speranze della Chiesa e del mondo,
assisti noi Tuoi figli nelle quotidiane prove
che la vita riserva
e resta accanto a ciascuno
fino a quando ci accoglierai
nel Regno della Santissima Trinità.
In Te, nuova Eva,
possano compiersi anche oggi
le promesse fatte ai nostri padri
ad Abramo e a tutta la sua discendenza
per sempre. Amen
C. Il Dio di ogni speranza e consolazione vi riempia di pace e gioia nello Spirito Santo.
T. Amen
(S) Rendiamo gloria a Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo,
che con questo pellegrinaggio con Maria, Serva del Signore,
ci dona un particolare tempo di grazia.
Da questo luogo benedetto che abbiamo visitato siamo esortati a perseverare nel
rinnovamento della nostra vita quotidiana.
Tornando alle nostre case, alle nostre comunità parrocchiali, confermati nella fede
da Maria, dobbiamo vivere in conformità alla nostra vocazione, in virtù della
quale siamo il popolo che Dio si è acquistato.
A noi egli affida la missione di annunziare la potenza di Cristo,
unico salvatore del mondo ieri, oggi e sempre.
Offriamoci a Maria. Lei prende tutto di noi,
lo arricchisce dei suoi meriti e lo offre al Padre come fosse suo.
Offriamo a Maria, la nostra vita, il nostro spirito con le sue aspirazioni;
la nostra mente con i suoi pensieri, intuizioni, angosce e desideri,
il nostro corpo con tutte le sue facoltà e sofferenze,
il nostro cuore con tutti i suoi affetti, i sentimenti, la capacità di amare e di donare.
C. Benedetto sei tu, Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che hai scelto fra tutte le nazioni un popolo a te consacrato e dedito alle opere buone. Tu, con la presenza silenziosa e fattiva di Maria, hai toccato il cuore dei tuoi fedeli, perché aderiscano a te con nuovo impegno e fervore: effondi su di loro l'abbondanza delle tue benedizioni, perché rientrando alle proprie case proclamino con gioia, in parole e opere, le tue meraviglie. Per Cristo nostro Signore. T. Amen.
Il Signore del cielo e della terra, che vi ha accompagnato in questo pellegrinaggio, vi custodisca sempre con la sua protezione. T. Amen
Dio, Padre di misericordia, che in Cristo Gesù ha riunito i figli dispersi, vi conceda di essere in Lui un cuore solo e un'anima sola. T. Amen
Dio, che nel suo provvidenziale disegno attua in voi il volere e l'operare, vi benedica e vi confermi, per intercessione di Maria, nella vostra adesione alla volontà di Dio. T. Amen.
C. Vi benedica Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo T. Amen