La storia

CONTRADA “BRACCO”: IL TITOLO “MADONNA DELLE GRAZIE”

Le origini vanno logicamente collegate alla particolare e se­colare devozione verso la Ma­donna radicata nel cuore dei Coratini. Basti pensare al numero delle Chiese del centro storico dedicate alla Vergine SS.ma, prima tra le quali la Chiesa Matrice dedicata alla Assunzione di Maria al cielo.

  • Sotto il titolo di «Madonna delle Grazie», da antichissima data, Maria SS. era venerata in una chiesetta rurale sita sulla via vec­chia che porta da Corato a Ruvo a circa 1 Km dal centro abitato in contrada denominata «Bracco». Il popolo contadino di Corato individuò da tempo immemorabile il luogo idoneo per l’esercizio della pietà mariana in questa chiesetta inglobata in un complesso edilizio in cui i Religiosi, che l’hanno offi­ciato per lungo tempo, alla vita di preghiera e di contemplazione univano i lavori della terra.
  • Un dipinto della Vergine di scuola romana del sec. XVI, sulla parete centrale, raffigura «il riposo in Egitto»: in esso i nostri antenati forse hanno identificato gli affanni e i travagli della vita confortati e ri­solti dalla imperturbabile fiducia di Maria abbandonata filialmente nelle mani della Divina Provvi­denza. In vario modo Ella è stata nei se­coli invocata: «Madonna della strada», «Madonna del viandante», «Madonna dei contadini», «Ma­donna delle puerpere», «Madonna dei soldati partenti per la guerra». Il titolo che è prevalso e che racchiude i precedenti è stato ed è quello della «Madonna delle Grazie».

Dagli annali del piccolo Santuario si ricavano le al­terne vicende che hanno segnato periodi di vero splendore alternati a quelli di prolungato abbandono specialmente in seguito alle leggi di soppressione degli Ordini reli­giosi e di incameramento da parte dello Stato Italiano dei beni eccle­siastici.

Due appuntamenti nell’anno sono stati sempre osservati: il primo, nel giorno già dedicato alla festività della Visitazione di Maria a S. Elisabetta popolarmente chiamata della Madonna delle Grazie (2 Luglio - oggi ripristinata per volere dell’Arcivescovo Pichierri alla festa liturgica del 31 maggio) e l’altro, l’8 Settembre (festa della natività di Maria).

  • Il culto durante l’anno, una volta affidato ai Padri Minori Os­servanti, in seguito è stato zelato dai Cappellani, nominati dall’Ar­civescovo di Trani, i quali hanno provveduto ad abbellire la Chiesa e renderla più decorosa.
  • Nessun miracolo o apparizione della Madonna è all’origine del Santuario: ma solo la pietà e l’intuito del popolo che vi conveniva per le espressioni più spontanee di devozione a Ma­ria, di ricorso a Lei nelle fasi più sa­lienti delle occupazioni conta­dine, per i casi di privata o pubblica utilità, per le solite manifesta­zioni religiose-folkloristiche del nostro meridione.

FRATELLI FERRARA: D. CICCIO E D. PEPPINO

Agli inizi dell’anno 1954 viene affidata la cappellania dall’Autorità Diocesana ai fratelli Don Francesco e Don Giuseppe Ferrara che fecero sorgere una serie di opere a scopo sociale: l’«Opera Madonna delle Grazie» che miravano al settore della fanciullezza e gioventù che nell’immediato dopo-guerra richiedeva un’azione pastorale in­tensa. A questo dinamismo apo­stolico D. Ciccio e D. Peppino erano più che allenati dalla prece­dente esperienza vissuta tra le file dei Padri Rogazionisti.

1954: nascita del periodico «Voce della Beata Vergine delle Grazie».

Fratelli Ferrara - Sacerdoti

  • La sede del Santua­rio e il luogo della devozione po­polare restano a via Ruvo nella chiesetta rurale della contrada Bracco
  • I Sacc. Ferrara si danno alla ricerca di suoli edificatori ido­nei per le opere che in nome di Maria essi hanno nel cuore di im­piantare.
  • Confortati dalla volontà dei Superiori, individuano e comprano un appezzamento di terreno con suppenne malmesse e adibite a stalle su via Andria in congiun­zione con le ultime case dell’abi­tato, e posto in agro profeticamente detto «Lago dei ragazzi». Da «lago» si trasformò in «oratorio o istituto educativo per ragazzi».

All’inizio dell’anno so­ciale 1954/55 vi si potrà impian­tare un Asilo per bimbi e l’indispensa­bile ufficio di propaganda nella villa «Abruzzese» presa in fitto sulla stessa strada.

  • I lavori di ripuli­tura e di riadattamento delle sup­penne consentiranno anzitutto l’installazione di una Cappella provvisoria perché vi palpiti il Cuore Eucaristico di Gesù e la presenza benedicente di Maria nella nascente opera, e poi la desti­nazione dei modesti iniziali locali a sedi per le attività oratoriane a favore della fanciullezza, della gioventù e degli adulti del rione.

29 Giugno 1956: posa della prima pietra dell’O­pera intitolata alla Madonna delle Grazie

14 giugno del 1958: un complesso edilizio di 1000 mq a 3 e 2 piani viene inaugurato in Via Andria, comprendente:

  • una chiesa dedicata alla Titolare abbastanza ampia da servire come nuova sede del Santuario,
  • Scuola Materna,
  • l’Orfanotrofio che accoglie una settantina di ragazzi,
  • la Scuola di arte e mestieri per giovanetti,
  • una piccola Tipografia
  • sedi di corsi di addestramento nei lavori del le­gno, dell’intarsio e della ceramica (nel 1960, per l’affermata e qualifi­cata attività di questi laboratori, sorge una vera e propria Scuola d’arte per i giovani di Corato e dei paesi limitrofi che infine diverrà Istituto Statale d’Arte).

Un problema educativo dei ragazzi as­sistiti: per loro occorreva approntare, per i mesi estivi, la sede di una colonia elioterapica per una lieta vacanza dopo le fatiche dell’anno scolastico.

L’attenzione dei Sacc. Fonda­tori si focalizza su un arido e sassoso terreno premurgiano a 3 Km dalla città sulla via Castel del Monte in contrada Torre Pa­lomba, proprio vicino all’antico tratturo della transumanza Grumo-Barletta.

Dal 1961 al 1975 su quell’arido promontorio si insediano le istituzioni che emigrano da via Andria.

  • Nasce la Colonia, ma nasce un’altra idea: trasformare la zona in un nuovo Centro comprendente le opere... dell’Opera.
  • L’Arcivescovo del tempo, sem­pre Mons. Addazi, mentre «fervet opus» di queste realizzazioni che daranno una svolta storica allo stesso Santuario, con felice ispirazione scrive ai fratelli Ferrara: «...pensando al titolo da dare al complesso, mi è sembrato adatto questo: “Casa o Oasi di Nazareth”. Innanzi tutto Nazareth è intima­mente legata con le nostre diocesi di Trani e Barletta; poi essa ri­chiama gli anni, nei quali Gesù tra­scorse la sua giovinezza».
  • Accanto alla Colonia, un impo­nente edificio a 4 piani con circa 100 posti letto ed ambienti adatti, è adibito a Centro di spiritualità per convegni, ritiri, incontri di preghiera e di studio denominato Oasi Nazareth e viene inaugurato con la benedizione impartita da S. Em. il Card. Traglia il 4 Luglio 1964.

29 giugno 1967 si apre una Casa di Riposo.

La prima pietra

9 giugno 1967  si posiziona e si benedice la prima pietra del nuovo attuale Santuario dedi­cato alla Madonna delle Grazie.

4 Luglio 1970: viene inaugurata la Chiesetta costruita sulla strada per Castel del Monte.

  • I due ardimentosi fratelli sacerdoti Ferrara sono «i manovali» (come solevano definirsi) di Maria, la celeste ideatrice, progettista e direttrice dei lavori...

1970-1974: vengono acquistati suoli e costruiti immobili destinati alla istituenda Scuola Alberghiera, re­stata nel cassetto dei propositi dei Fondatori, ma poi diversamente impiegati dai successori per l’installazione del Centro Disabili.

5 Luglio 1975: si apre al culto il nuovo maestoso Santuario che comprende una chiesa inferiore o cripta ed un’aula superiore, ambedue ad impianto circolare. E così Santuario e Opera Madonna delle Grazie subirono un ulteriore trasferimento.

7 gennaio 1976: muore don Ciccio Ferrara (79 anni)

12 Giugno 1977: in virtù della bolla del Capitolo Vaticano di S. Pietro, S.Em. Card. Corrado Ursi deco­rava il capo della Immagine con preziosa corona aurea.

30 Settembre 1979: viene inaugurata la monumentale “Via Crucis” in pietra e bronzo del Prof. Alfredo Verdelocco installata nel piazzale del Santuario, che attende una più idonea collo­cazione nel corso di futuri lavori nell’area del Santuario.

2 Luglio 1983: con la benedi­zione impartita dallo stesso Em.mo Card. Ursi, viene inaugu­rato il portale in bronzo, opera del Prof. Enzo Liberti, che unitamente alla maestosa scalinata in marmo immette nel Santuario superiore non senza averci ricordato col lin­guaggio dell’arte e con una vistosa didascalia che Maria SS. è «Stella del mare - felice Porta del cielo».

24 giugno 1984: morte di d. Peppino Ferrara (72 anni).

31 Maggio 1990: a firma dell’Arcivescovo Mons. Giuseppe Carata, viene emessa la Bolla di proclamazione ufficiale del Santuario dichiarato «diocesano» ma che ha un raggio di azione pastorale in dimensioni diocesane, regionali, nazionali ed oltre.

Mater Gratiae

31 maggio 2008 durante la Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo G. B. Pichierri viene istituita canonicamente la nuova Parrocchia “Mater Gratiae”

A Maria “Madre della Grazia” e alle cure pastorali del primo parroco, don Nicola Bombini, è affidato il vasto territorio di Corato che trova il suo nucleo centrale nella zona residenziale “Oasi di Nazareth”.

31 agosto 2008 Ad accogliere il primo Parroco della “Mater Gratiae”, l’Arcivescovo, alcuni sacerdoti e tantissimi fedeli che hanno partecipato alla Concelebrazione Eucaristica.

1 settembre 2008 La nuova Parrocchia avvia le prime attività ordinarie: celebrazione liturgiche, amministrazione dei sacramenti e la programmazione delle prime attività pastorali.

Si anima sia la parrocchia, ubicata nella Chiesa inferiore del Santuario Madonna delle Grazie, che il Centro Parrocchiale, i cui locali sono ubicati di fronte alla Chiesa Parrocchiale, sempre su via Castel del Monte.

CAMMINARE INSIEME

29 novembre, 2021 l’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo, con una Celebrazione  ha voluto darne notizia ufficiale  alla comunità parrocchiale rappresentata dai membri del consiglio pastorale parrocchiale e da altri operatori pastorali presenti.

“Questa decisione, ha detto l’Arcivescovo, è stata presa per semplificare e facilitare alla parrocchia l’impegno a svolgere le attività pastorali” .

Tutto l’edificio di culto sarà quindi utilizzato dalla comunità parrocchiale che diventa Parrocchia-Santuario, con tutta l’area adiacente e il nuovo centro parrocchiale che sarà pronto nei prossimi mesi.