L’aridità del suolo però, è vinta dalla laboriosità, dall’amoroso attaccamento alla terra e dalla radicata devozione mariana del popolo di Dio che hanno trasformato un petroso cocuzzolo in un grazioso cuscino su cui posare una imponente corona, il Santuario, a proclamare la materna sovranità di Maria sul tesoro infinito delle grazie acquistateci da Cristo Salvatore. Il nostro Santuario, che per plurisecolare vocazione ha preferito l’ubicazione tra i campi, dalla contrada Bracco a quella di Torre Palomba o Zona OASI, è eloquente affermazione della fede in Colei che è Onnipotente per Grazia, Madre sollecita e misericordiosa dei suoi figli spirituali, Incoronata Regina del cielo e della terra. Esplodono questi sentimenti e queste verità in coloro che con maggiore o minore (o addirittura, senza) fede giungono sullo spiazzale e si trovano di fronte (quasi improvvisamente) la mole circolare e svettante del pio edificio.
Il Giubileo nella tradizione cattolica è un grande evento religioso. È l’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e di conseguenza della solidarietà, della speranza, dell’impegno al servizio di Dio nella Gioia e nella Pace con i fratelli. L’anno giubilare è soprattutto l’anno di Cristo, portatore di vita e di Grazia all’umanità.
Quest’anno giubilare, in occasione del 50’ anniversario di fondazione del Santuario Madonna delle Grazie, è un tempo in cui sperimentare la Misericordia di Dio e per glorificare e rendere Lode al Signore! L’anno Santo è un anno di Grazia.
Il Giubileo ci invita a ‘fermarci’ e a fare memoria che tutto è DONO di Dio. E come ogni DONO elargito dal creatore, va restituito, nulla ci appartiene.
Nell’Antico Testamento, in Isaia 61,2 e ancora nel Vangelo di Luca 4,16 e ss. Gesù proclama l’anno di Grazia Nazareth: ‘Lo Spirito del Signore è su di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore’.Tutte le volte che facciamo esperienza di Gesù, facciamo esperienza di Grazia, ‘FERMIAMOCI’ a riflettere su questo. Con la venuta di Gesù è avvenuto il DONO più grande: LA SUA MISERICORDIA, la remissione e il perdono dei peccati. Riconsideriamo l’aspetto della Misericordia nell’ anno giubilare che ci mette in condizione di ‘chiedere’ il DONO DELL’INDULGENZA. L’indulgenza è un regalo per il Giubileo e come ogni regalo va accolto.
Alla comunità parrocchiale Madonna delle Grazie e a quanti verranno a pregare in Santuario, è stata concessa dalla Penitenzieria Apostolica della Santa Sede, l’ INDULGENZA PLENARIA per l’intero anno 2023.
L’anno santo ci permette di vivere un vero cambiamento, una profonda conversione, sperimentare un autentico passaggio dal peccato alla ‘Grazia’. Infatti, nell’ anno giubilare uno dei segni usati è la PORTA SANTA. Nel Vangelo di Giovanni 10, 7 leggiamo: ‘In verità, in verità io vi dico: io sono la Porta delle pecore. Se uno entra attraverso me, sarà salvato’.
Con il DONO dell’indulgenza plenaria, accompagnati dalla comunione con la Chiesa Diocesana e Universale, vivendo e testimoniando con la Vita potremo sperimentare in pienezza la Grazia in questo Anno Santo!
BUON GIUBILEO A TUTTI!
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